E allora dopo settanta giorni cosa ci racconti?
Vi racconto che qui è tutto diversamente fantastico.
Vi racconto della mia settantesima giornata qui:
Sveglia 5:45, troppo presto per alzarsi pensa la mia mene pigra. 6:15, muovi il culo sennó arrivi in ritardo mi urla il letto. Mi alzo, scendo tolgo l'apparecchio e lavo i denti, lavo la faccia poi spazzolo i capelli. Routine scolastica, prendo i soldo per il pranso, apro la zanzariera e prendo il latte e una merendina da mangiare poi a scuola per colazione. In fretta e furia vado da mia cugina e andiamo a scuola. Ore 7:00, passeggio per la via principale della scuola, vedo il market della scuola e tra me e me bisbiglio cibo, cibo, cibo yeee!
La dieta si fa da parte e i biscotti prendono il sopravvento sulla mia linea. Ore 7:15 sdraiata sul corridoio vicino al Resource Center ovvero sala pc e biblioteca, mangio e dormo come se fossi in paradiso ma in realtá mi trovo a scuola. Cade la pioggia e l'inno delle 8:00 si fa ognuno per conto suo. Lezioni inesistenti oggi, c'erano gli esami del sangue per tutti gli studenti birbantelli. Ore 11:28 pranzo delizioso nella mensa scolastica. Tempo libero fino alle 14.40 e poi ho incontrato Dario e Alessio, siamo stati al nuovo centro commerciale: Promenada. Infine dopo vari messaggi con la famiglia qui sono riusciti a venire a prendermi. Ci siamo fermati dal dottore perchè il bimbo doveva fare una visita e poi a prendere una specie di brioches o bomboloni ma salati e dolci si può decidere e infine cenetta leggera finalmente, doccia e skype con la rebe, amica d'infanzia e dopo tanto che non ci vedevamo era come se tutto fosse rimasto come sempre è una sensazione stupenda.
E poi sono andata a letto, stamattina alzarsi è stato un trauma sono stanchissima :( ma si tiene duro.
Domani inizia la scuola in Italia e auguro a tutti buona fortuna, è difficile ripartire dopo tre mesi!
Per me, però, qui è difficile ogni giorno. Cerco di tenere i dentri stretti anche se mi manca tutto, dalle cose più banali, mi manca mio papà e mi ha sorpreso la cosa perchè non me lo sarei mai aspettata, quando mi chiama devo sorridere perchè so quanto sia difficile per lui sentirmi così lontana e non vedermi mai, faccio la forte davanti agli altri poi mi ritrovo al buio nella mia camera e penso che poi così forte non sono. Ho mille paure, sto bene qui davvero ma poi mi rendo conto che tutto finirà e quindi penso "mi abituerò qui, mi farò una vita da favola e quando amerò tutto quanto ma davvero TUTTO, persino i rutti di mamma, sorella e fratelli allora dovrò tornare" e che senso ha questo?
Mi faccio forza, non ci penso e vivo.
Vivere e basta, ciò bisogna imparare a fare.
Vi auguro buonanotte e sogni d'odio oh no scusate è la canzone di sotto fondo, sogni d'oro ♥
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